lunedì 28 gennaio 2013

Oppressione al petto e fiato corto: sintomi da ansia e stress



Lo scorso anno mi sono sottoposto alla “solita” visita medica sportiva annuale che faccio per sport agonistici al fine di praticare regolarmente in palestra.

Qualche settimana prima avevo cominciato ad avere qualche piccola sensazione di malessere con questi sintomi: una brutta sensazione di fiato corto difficile da spiegare, insieme ad un senso di oppressione al petto, in alto, e sentivo un forte bisogno di respirare profondamente, anche in situazioni di assoluto riposo(appena sveglio, da seduto in casa).

Così mi sono sottoposto alla visita medica e all’elettrocardiogramma a riposo e sottosforzo, con la speranza di trovare la spiegazione a questo ‘fastidio’.

Durante l’esame, il botta e risposta tra me e il medico:
Prende farmaci? NO
E' iperteso? NO
Fuma? NO
I suoi esami sono normali? SI

L'oppressione al petto quanto dura? Da qualche minuto a qualche decina.

Compare sempre sotto sforzo? NO, compare al mattino, quando appena alzato penso a preparare i bimbi da portare a scuola e all’asilo, a preparare la colazione e a fare tutto di corsa per non arrivare tardi in ufficio …

Il riposo risolve il disturbo? Il sonno risolve il disturbo, sedermi a riposare no (in quanto non sono stanco ‘fisicamente’).

In conclusione il medico mi ha subito tranquillizzato, dicendo che il cuore funzionava regolarmente. La causa era da ricercarsi in un periodo di stress e ansia.

Quindi tutto a posto? No. Il malessere continuava.

Senza dilungarmi oltre, queste sono state le mie soluzioni ‘alternative’: respirazione, introspezione, zazen e reflessologia plantare per riequilibrare l’organismo.

A dimenticavo: riposo di più e al mattino mi sveglio un’ora prima per fare tutto con più calma ;)

Che ognuno possa trovare la propria strada per la serenità e il benessere …

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venerdì 25 gennaio 2013

Campioni, sport e riflessologia plantare



Nella foto da destra io e Mario, caro amico e collega di arti marziali, Campione Italiano di Full Contact Stick Fighting che mi ha aiutato molto nella realizzazione delle immagini presenti sul nuovo sito www.piedifelici.it
Oltre che artista marziale, anche artista fotografo!

Per ricambiare ho proposto a Mario di sottoporsi ad alcune sedute di riflessologia plantare nei periodi di preparazione più intensa ai prossimi campionati, in modo da rilassare la muscolatura e ottimizzare i tempi di recupero tra un allenamento e l'altro.

Sono infatti molti i benefici della riflessologia plantare sull'apparato osteo-muscolare; se possiamo paragonare il corpo umano ad una macchina, la riflessologia è l'arte della perfetta messa a punto, per cui tutto è perfettamente funzionante ai massimi livelli. Un atleta non può permettersi di presentarsi ad una competizione, per la quale si è allenato mesi, con disturbi e problematiche di alcun tipo. Quindi ecco l'aiuto naturale ed efficace della riflessologia.

Qui a sinista Mario mostra fiero il suo trofeo e le sue medaglie.

Grazie Mario e in bocca al lupo per le prossime competizioni!

Walk on!

giovedì 17 gennaio 2013

Aiuto naturale per la terapia medica



I piedi si trovano all’estremità finale del corpo, nel punto più lontano dal cuore; sangue e linfa devono risalire dai piedi contro la gravità. Il movimento di questi fluidi vitali è essenziale per la salute del corpo. Le particelle pesanti tenderanno a depositarsi come sedimenti, specialmente quando la corrente non è rapida nella zona inferiore del corpo. Inoltre, un ristagno dei liquidi può causare cattiva ossigenazione dei tessuti con eliminazione inadeguata delle scorie, ostacolando così la circolazione sanguigna. Cattiva circolazione significa cattiva ossigenazione e irrorazione dei tessuti e degli organi. Una situazione prolungata di questa condizione determina inevitabilmente una situazione patologica. Intervenire prevenendo questa eventualità è segno di intelligenza e lungimiranza. Trattare al meglio il corpo che ci è stato affidato è uno dei doveri a cui dobbiamo rispondere per primi.
Non è possibile amare e aiutare gli altri se prima non lo facciamo con noi stessi. 
La Riflessologia plantare è un’ausilio nella cura medica dei pazienti.
Il principio su cui si basa la Riflessologia plantare è che nei piedi vi sono dei punti che agiscono di riflesso in corrispondenza di tutte le ghiandole, gli organi e le parti del corpo.
La Riflessologia:
  • Riduce lo stress
  • Migliora il flusso sanguigno e facilita lo sbloccarsi degli impusi nervosi
  • Aiuta la natura a normalizzarsi (omeostasi)

Una persona può presentare problemi cardio vascolari, un’altra disordini gastro-intestinali, anoressia, palpitazioni, sudorazione, mal di testa…. per menzionare solo qualcuna tra le miriadi di reazioni del corpo di fronte ad uno stress.
La collocazione della Riflessologia plantare classica in questo quadro volto ad integrare i diversi approcci è quello di una tecnica manuale semplice ad ampio spettro di applicazione, eccellente in ambito preventivo, spesso risolutiva nell’ambito dei disturbi funzionali e molto utile come complemento alle terapie convenzionali nel caso di problemi organici più o meno gravi.


mercoledì 9 gennaio 2013

Sul piede il segreto della nanna serena.

Pochi semplici tocchi sul piede sono in grado di alleviare le sofferenze del vostro bambino (coliche, disturbi del sonno, irritabilità).
La pressione dev'essere leggera ma decisa, finché il respiro del bimbo diventa più lento e profondo; a quel punto significa che si è aperto un canale energetico, una via preferenziale di comunicazione non verbale tra il bimbo e chi lo sta massaggiando, un istinto primordiale tramandatoci da millenni, che vale davvero la pena di riscoprire.

Per maggiori info: www.piedifelici.it

lunedì 7 gennaio 2013

Recensione libro “Riflessologia per bambini”



Titolo: Riflessologia per bambini
Autori: Kevin e Barbara Kunz
Editore: Xenia edizioni
Prezzo: 8.90 Euro

Il libro dei signori Kunz, miei colleghi riflessologi inglesi e autori di altri bestseller sulla riflessologia, è sicuramente interessante e ricco di spunti. Può rappresentare un testo di riferimento per il neofita riflessologo, con un punto di vista specifico e un’attenzione particolare sui trattamenti destinati ai più piccoli. Sono riportate molte delle esperienze personali dei due coniugi, insieme ai “trucchetti” per addolcire la terapia riflessologica ai piccoli pazienti inglesi.
Le illustrazioni, seppur piccole e in bianco e nero, sono risultate chiare e di sicuro aiuto alla comprensione del testo.
Ho trovato interessante l’approccio metodico e schematico adottato dai colleghi inglesi per i trattamenti destinati a risolvere i problemi derivanti dalle varie patologie.
A mio parere i punti a sfavore sono la traduzione non completamente soddisfacente e la rilegatura del libro: il mio dopo qualche giorno di intense letture e sfogliate, ha cominciato a perdere fogli L.
Un'altra recensione di www.piedifelici.it

mercoledì 2 gennaio 2013

Disturbi: il mal d'orecchi nei bambini

Otite media sierosa, infiammazioni dell'orecchio, mal d'orecchi 

Otite e mal d'orecchi nei bambini
Sarà capitato a molti genitori di passare notti in bianco, cercando di consolare i propri piccoli in lacrime, sofferenti per il mal d’orecchi. Questo è infatti uno dei primi “dolori” che i nostri bambini si trovano a fronteggiare, nonché uno dei più pungenti e disarmanti. Inoltre nei bambini in tenerissima età, le infezioni possono indurre gravi problemi permanenti a livello dell’udito e del linguaggio. Durante i mesi invernali le infiammazioni del condotto uditivo esterno e dell’orecchio medio possono essere frequenti a causa di batteri e/o infezioni. L’otite è un’infiammazione della parte interna dell’orecchio dovuta ad un accumulo di muco e all’infezione conseguente. Prima di arrivare ad uno stato infiammatorio avanzato, possiamo agire con la riflessologia plantare in modo efficace e naturale.

Riporto di seguito un caso citato nel libro “Riflessologia per i bambini – K. & B. Kunz – Xenia edizioni”.

“All’età di 5 anni, Heather Ridenour era perseguitata da continue infezioni alle orecchie. Nel marzo 1981, le sono state tolte le tonsille e le adenoidi; tuttavia i problemi non sono scomparsi. I tubi introdotti nelle sue orecchie per il drenaggio non hanno sortito alcun effetto positivo, ed il suo udito ha cominciato a risentirne.” Dopo altri tre ricoveri in ospedale e un mese di medicazioni, Heather è finalmente riuscita a trovare un po’ di pace: la cura è stata effettuata sui suoi piedi, mediante il trattamento di riflessologia. La signora Ridenour, mamma di Heather si è espressa in questi termini: “Era incredibile, non ci avrei mai creduto se non lo avessi visto con i miei occhi, ma l’ho visto. In tutta onestà, credo che la risoluzione di tutti i problemi sia proprio da ricercarsi in questa tecnica.” (Rex Bunton, “Reflexology, Practitioners say the foot bone is connected to wellness”, Unknown Florida Newspaper, 1982) Come in questo caso, l’applicazione delle tecniche di reflessologia plantare ha fornito a molti genitori lo spunto per placare l’ansia e cercare una soluzione quanto più favorevole per i propri figli.

Quali punti trattare

I punti riflessi che consiglio di trattare sono: orecchio esterno-medio-interno, nervo acustico (ramo cocleare e vestibolare), laringe, faringe, trachea, tutti gli organi emuntori, sistema linfatico, apparato urinario. Di seguito un’illustrazione con in evidenza i punti riflessi dell’orecchio esterno, medio ed interno.

 Anche se non siete dei professionisti della reflessologia plantare, potete agire principalmente sui punti indicati dall’illustrazione e poi praticare un massaggio leggero e rilassante sulla pianta del piede del bambino. I punti si trovano sia sul piede destro che sinistro, quindi il trattamento va effettuato su entrambi i piedini. Il calore e il profondo senso di protezione percepito lo calmeranno e gli permetteranno di riprendere sonno. Ripetere al mattino e sera questo semplice trattamento per qualche giorno, fino a completo miglioramento delle condizioni di salute.

La riflessologia non intende proporsi come una tecnica da utilizzarsi in sostituzione alle consuete terapie. Qualora sussistano problemi di salute, consultare sempre un medico.